“Parkinson e boxe”

Al via “Un gancio al Parkinson anche a Viterbo”

La Palestra Fanum Viterbo Polisportiva, pesi, judo, boxe ha condiviso con l’associazione “Gancio al Parkinson di Firenze” di iniziare un percorso parallelo istituendo da settembre dei corsi per l’apprendimento della boxe, senza contatto, (boxe competition) rivolto anche a persone affette dal Parkinson.

L’obiettivo è semplice, cercare di rendere migliore la qualità della vita a persone affette da Parkinson, sfruttando un metodo molto diffuso in USA, ovvero l’uso terapeutico della boxe.

“L’idea è nata oltre due anni fa, l’ho vista in America e l’ho voluta riportare a Firenze.” Queste le parole del Dott. Bertoni Maurizio attuale presidente dell’associazione nazionale “un gancio al Parkinson”.

“Parkinson e boxe”

STORIE PARALLELE

Anche a Viterbo a cura del maestro Egidio Calistroni che prepara atleti ormai da molti anni, presso la palestra fanum di Viterbo, riscontrava, intorno al 2010 su alcuni atleti amatori master iscritti per la boxe ed il judo, indirizzati dai propri medici a praticare attività fisica per potenziare e migliorare alcuni aspetti del loro  disequilibrio e scoordinamento deambulatorio,  tipici sintomi della patologia del MdP, che dopo  le prime tre settimane acquisivano migliore coordinazione, sicurezza e terminavano le sedute con maggiore resistenza.

In seguito Egidio continuò ad osservare tali comportamenti come oggetto di studio ma con un intento più specifico; “catalogare con precisione che gli sport da combattimento potessero essere la via più certa e naturale, senza uso di farmaci, per mettere a KO il Parkinson e in larga misura anche la sclerosi multipla”.

Per confrontare tale tesi il maestro ebbe alcune riunioni con il dott. Maurizio Bertoni prima del 2018 anno del suo passaggio a Brooklyn, nella Gleason’s Gym, questa storica palestra che ha ospitato Rocky Marciano, Muhammad Ali e Mike Tyson fra gli altri e nella quale Hilary Swank si allenò per interpretare “Million dollar baby” .

Ed è in quell’occasione che il dottore, incuriosito dalle sedute di allenamento, che effettuavano riservate ai malati di Parkinson, si commosse quando si presentò una scena che di lì a poco sarebbe diventata, per lui, quotidianità: una ventina di malati di Parkinson si allenavano intorno a un ring seguendo le indicazioni di un istruttore. «Si informò: si trattava di una nuova tecnica sviluppata da una ricercatrice italiana, la neurologa Roberta Marongiu; condivise l’idea e la portò in Italia». Nasce così il viaggio dell’associazione “Un gancio al Parkinson”, di cui il dott. Maurizio Bertoni è presidente.

Successivamente a Firenze nel novembre del 2018 il dott. Bertoni Maurizio  costituisce  l’associazione “Un gancio al Parkinson”, dove venivo inserito nel comitato scientifico come Maestro dello Sport del coni con sede alla palestra Fanum di Viterbo di cui sono il direttore tecnico qualificato, (m.b. di Pesistica Olimpica fipe, m. di Judo fijlkam e tecnico di pugilato fpi).

Ma il viaggio di conoscenze e confronti ha continuato, dato che ne volevo sapere di più ed avere la prova concreta che tutto quanto avevo osservato negli anni precedenti dovesse essere condivisa come metodica di allenamento visti i risultati attenuti a Firenze ed in minore numero a Viterbo.

L’occasione arrivò il 13-4-2019 con la mia convocazione a Fiesole, (FI) al convegno “L’esperto in scienze motorie nella malattia del Parkinson”  presso la Fresco Accademy nella sede del Fresco Parkinson Institute Italia da parte del Direttore Scientifico dott. Daniele Volpi.

In quella sede sono stati avviati svariati confronti, aggiornamenti, risultati ottenuti,  per allineare maggiormente il tiro, atto a produrre una voce comune per la lotta al Parkinson attraverso l’uso del movimento fisico all’interno delle nostre palestre, riconoscendo “come la boxe” abbia al momento centrato l’obiettivo.

Tutto ciò che è stato esposto in quella sede ha avallato quanto già avevo constatato ma ha reso più sicuro il mio operato visti i risultati che sono stati raggiunti specie in questo periodo a Firenze, (85 praticanti) e fino a prima della pandemia anche a Viterbo.

E’ stato un corso formativo per gli Esperti in Scienze Motorie, medici, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, neuropsicologi, infermieri e altre figure non sanitarie coinvolte nella gestione della malattia che operano nelle palestre
allo scopo di fornire gli strumenti necessari per una corretta e sicura gestione di patologia come M. di Parkinson nelle fasi iniziali di Malattia.

La qualità della vita del malato di Parkinson dipende anche dalla qualità e multidisciplinarietà delle cure che riceve.

A livello mondiale si stima che tra quattro e sei milioni di persone siano afflitte dal Morbo di Parkinson, un incurabile disordine neurologico che progressivamente colpisce la parola, l’umore, il pensiero e il movimento. Si stima che in Italia ci siano 200mila malati con 5-10 mila nuovi casi ogni anno. Negli Stati Uniti sono diagnosticati 50-60 mila nuovi casi ogni anno. «La cura del Parkinson varia da caso a caso – dice il professor Alessandro di Rocco, direttore dell’Istituto Fresco a NYU Langone -. Bisogna continuare a valutare e personalizzare la cura basandosi sull’evoluzione e sui sintomi del paziente e la sua qualità di vita.

Si lascia al personale desiderio di ognuno che ci legge di approfondire cos’è il Parkinson, la sua patologia neurodegenerativa, i sintomi, le terapie ecc…mentre per noi, visti i risultati attenuti con questa nuova metodologia, siamo consapevoli che se la patologia  viene diagnosticata in tempo con il trattamento riabilitativo generato dall’esercizio fisico della boxe  c’è da supporre che nelle strutture nervose dell’encefalo ”sostanza nera” si rigenerano i neuroni che producono la Dopamina ,un neurotrasmettitore fondamentale nella regolazione dei movimenti.

“La boxe quindi  contro il Parkinson diventa una esperienza di cura”

Alla luce di quanto sopra e completato l’iter di riconoscimento e validità della nostra sede da parte dell’associazione Fiorentina e sulle modalità operative, saranno programmati a settembre dei corsi rivolti a soggetti affetti dal morbo di Parkinson nella palestra  fanum Viterbo polisportiva con orari e turni che saranno inseriti sul sito www.fanumitalia.it    su, (corsi e attività/turni e Orari), entro la fine di agosto p.v..

Per info. t. 3388312812

mail=    egidio@fanumitalia.it

A conclusione di quanto sopra possiamo augurare a quanti riconosceranno  questo nostro impegno, “Pugni sani contro il Parkinson a Firenze e per settembre anche a Viterbo”.

Prossimo gancio ko al Parkinson anche nella palestra a. s. d. fanum Viterbo polisportiva.

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 “Parkinson e boxe”

Titoli e contenuti riportati di recente dalla rassegna stampa sul territorio Fiorentino:

 1-(il messaggero), del 14-4-21…”Il Parkinson va KO con gli allenamenti di boxe”.

dalle palestre di Brooklyn a Firenze, la lotta alla malattia che piegò Muhammad Alì ha un nuovo strumento di contrasto la boxe: è stata ufficializzata da una ricercatrice Italiana.

2-La nazione: “anche il Rotary club in campo contro il parkinson”

3-Un gancio al Parkinson al TGR Toscana del 27-11-20.

4-Video “Io Combatto….credere,resistere, combattere” del 28-11-2020.

5-Quattro tesi di laurea per studiare come dare un gancio al Parkinson, ( di Letizia Cini, il messaggero).

6-La Nazione del 28-11-2020, “Un gancio al Parkinson e decine di pazienti mettono KO la malattia” di Maurizio Bertoni…..la boxe senza contatto: è l’iniziativa dell’associazione fiorentina, primi segnali di speranza per i 20 mila casi presenti in Toscana, (in occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro il Morbo di Parkinson).

7- 8-12-20 servizio video di RVT38 sugli allenamenti che vengono eseguiti in palestra.

8-Il 10-11-20 presentazione collaborativa tra l’associazione e il calcio storico fiorentino al palagio di parte guelfa

9-da GENTE….con diretti e ganci stendo il Parkinson, ( di Igor Ruggeri pubblicato il 31-1-21).

Il giornalista riprende dai giornali locali turchi, Nancy van der Straeten, 74 anni, un’arzilla vecchietta di origine belga che vive ad Antalya, viene ritratta, mentre in palestra calza i guantoni e scambia colpi con un istruttore oppure si allena al sacco. Naciye non scambia colpi per longevità agonistica per la boxe. Naciye (così è chiamata in Turchia) ha raccontato che tre volte alla settimana pratica il pugilato come terapia per combattere il morbo di Parkinson, COMBATTIMENTO COSTANTE Antalya (Turchia). Si allena in palestra con l’istruttore Emin Gürham. Nancy pratica la terapia da tre anni.

Naciye (così è chiamata in Turchia) ha raccontato che tre volte alla settimana pratica il pugilato come terapia per combattere il morbo di Parkinson. Nancy pratica la terapia da tre anni.

LA NUOVA FRONTIERA DELLE CURE CONTRO UN GRAVE MORBO NEUROLOGICO STENDO IL PARKINSON CON DIRETTI E GANCI di cui soffre da una decina di anni.

QUESTA ANZIANA TURCA CHE USA LA BOXE COME TERAPIA SUSCITA STUPORE. MA È UTILE? «CERTO, LIMITA LA PERDITA DI COORDINAZIONE E DI EQUILIBRIO», SPIEGA IL MEDICO CHE HA PORTATO LA TECNICA IN ITALIA

OGNI SEDUTA LA AIUTA.

Nancy sorride soddisfatta dopo un allenamento in palestra. «I farmaci non bastavano, la boxe mi aiuta. Dopo ogni seduta sono contenta», ha spiegato.

10-Un gancio al Parkinson”: la palestra dove si lotta contro questa malattia con i guantoni, (le news 8-6-2021 delle IENE video servizio curato da Nina Palmieri).

11-Il Parkinson va KO con gli allenamenti di boxe,( di Gialuca Cordella, Giovedì 11 Marzo 2021).

 di Gianluca Cordella  4 Minuti di Lettura

 “Parkinson e boxe” LA BASE

Tutto comincia sul finire del 2018, quando al Training Lab di Firenze l’associazione – in rete con le Università americane dell’Ohio, di Duke e di Pittsburgh – lancia il progetto per cavalcare un’idea innovativa e rivoluzionaria: contrastare i danni della malattia degenerativa del Parkinson.

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“Parkinson e Boxe” CONFINI DA ESPLORARE

La domanda più logica è: perché la boxe e non un’altra disciplina? Ci risponde ancora il dottore. «L’attività motoria è fondamentale, e questo si sa, ma è meglio se è di una certa intensità. Gli allenamenti del pugilato lo sono molto e stimolano equilibrio, velocità, reattività occhio-mano. In più stimolano il versante cognitivo. Basti pensare all’allenamento con l’istruttore con il paracolpi che chiede, ad esempio, “fammi una sequenza montante destro, gancio sinistro e jab destro”. Mantiene viva l’attenzione, quindi è un doppio stimolo». Una forma di allenamento “totale” che presto potrebbe oltrepassare i confini dell’attuale sperimentazione. Il primo ciclo trimestrale di cure, con due sedute di training alla settimana, ha dato risultati sorprendenti: i dati sui test di rito effettuati prima e dopo la terapia evidenziano miglioramenti diffusi per la totalità dei pazienti. Da un punto di vista motorio, certo. Ma non solo. Perché il beneficio maggiore – e forse quello più importante – arriva sul versante psicologico. «Abbiamo in cura un signore di 85 anni, la cui figlia era disperata: il papà si stava lasciando andare, non parlava più, non voleva uscire. Adesso che ha scoperto la boxe non perde una lezione – racconta ancora Bertoni – È solo uno dei tanti casi. La verità è che finora per i malati di Parkinson si ricorreva alla ginnastica dolce o alla danza. E molti di loro ci hanno raccontato che, alla lunga, si annoiavano. Cosa che con il pugilato non avviene».

«Ci stiamo chiedendo – conclude Bertoni – se queste metodologie non possano essere utili anche per pazienti con demenza senile o con l’Alzheimer. È un campo che presto inizieremo a esplorare».

  • Pubblicato 10/04/2021

12-La boxe come cura contro il Parkinson: “Noi unici in Italia”, (di

  Iacopo Nathan su La Nazione del 10 aprile 2021).

   Con la boxe i pazienti migliorano la loro vita.

Come previsto da settembre 2021 sono programmate anche a Viterbo presso la palestra Fanum sedute di allenamento per coloro che sono affetti dal morbo di Parkinson utilizzando la metodologia similare alla preparazione pre-pugilistica senza contatto, di raffinamento tecnico dei 6 colpi, di esercitazione funzionale oltre a riscontri coordinativi di articolabilità e di resistenza.

Tutti coloro che intendono fare questa esperienza possono prenotarsi al n. 338 8312812 per ricevere  orario e giorni di allenamento.

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