Melissa Gemini Campionessa Europea 2019 youth ctg.69 kg. della Fanum-boxe di Viterbo

Eurpei youth, azzurrine terribili: in tre sul podio più alto a Sofia….dopo la finalissima

 

:3 ori, ERIKA PRISCINDARO 48 KG; MARTINA LA PIANA 51 KG; MELISSA GEMINI 69 KG( Fanum Boxe Viterbo), 1 Argento, DANIELA GOLINO 57 KG , parla il grande pugilato italiano.

Il Sofia Sport Hall (Sofia Bulgaria) è stato il ringside dei Campionati Europei Youth Maschili e Femminili 2019.

La Gemini ha battuto tutte le avversarie dagli ottavi contro la bielorussa Liasnova 5-0, ai quarti contro la russa Byrova 4-0, nella semifinale contro la polacca Rozanska 5-0 e nella finalissima contro l’ungherese Ambrus match con verdetto 5-0 facendo suo il primo gradino del podio.

Ha praticamente fatto prevalere il suo stile di boxe impostato e rifinito in terra etrusca presso la Fanum dal maestro Egidio Calistroni, colui che ha individuato in lei un talento sia per lo stile che per il suo carattere ed il piacere di boxare ed insieme ad Alessia Poeta, ha potuto migliorare il programma di rifinitura sulla tecnica e tattica ed implementare la preparazione specifica di potenziamento per il pugilato.

Poi il balzo in nazionale dove la Calabrese con il team fpi ha saputo aggiungere altri dettagli sulla sua preparazione e dopo l’esperienza europea 2018 finita al 3° posto e l’oro in Serbia, a Sofia ha centrato l’obbiettivo del podio più alto facendo salire sul pennone più alto la bandiera Italiana al suono dell’inno nazionale.

Evidentemente la ragazzina Viterbese per vincere con questi grossi margini di punteggio, ha superato i tradizionali schemi tecnici tattici delle altre avversarie che il pronostico le dava per favorite dato che ognuna di loro aveva mediamente 50 match a testa e Melissa né registrava agli ottavi soltanto 12; pensare quindi con quale abisso di esperienza in più si sono presentate le sue avversarie all’EUBC 2019.

Vengono riportate altre dichiarazioni di Coach Calabrese: “Match intelligente e di carattere da parte della Priscindaro, che non ha dato spazio alla sua avversaria. La Piana ha dominato in lungo e largo il suo match. Incontro eccezionale della Golino, che passa in semifinale con merito. Buona intensità della Gemini, che ha tolto il ritmo gara alla forte russa.”

Le ragazze del ring italiane non finiscono mai di stupire anche ai no addetti ai lavori.

Agli europei femminili youth sviluppati a Sofia (Bulgaria), sotto la guida della Calabrese un passato da dilettante di alta qualità, grande trascinatrice, si è ripetuto lo stesso percorso come negli appuntamenti internazionali precedenti, (Europei schoolgirl (13-14 anni) a Tbilisi in Georgia).

La squadra di Valeria Calabrese col supporto di Gianfranco Rosi, ha portato a medaglia quattro delle sette presenti.

 Commento con riferimenti.

Gli europei riservati ad atlete di 17-18 anni, rappresentano la vetrina futura del settore, come dicono i numeri. Ben 26 nazioni presenti e 136 atlete al via. Le 40 che hanno staccato il biglietto per il podio sono le rappresentanti di 18 nazioni e contrariamente ai pronostici, la Russia presente in tutte le 10 categorie ha lasciato per strada ben sette atlete, finendo dietro all’Ucraina l’altra nazione con 10 atlete al via, con 5 presenze alla pari dell’Inghilterra (8), subito dietro l’Italia (7) e la Polonia (8) con quattro, che hanno preceduto Irlanda (9), Turchia (9) e Russia (10) con 3, Bulgaria (4) e Romania (7) con 2, a seguire Ungheria (9), Germania (6), Moldovia (1), Olanda (2), Francia (7), Lituania (1), Finlandia (4), Rep. Ceca (1) e Croazia (3) con una rappresentante. La squadra azzurra era presente dai 48 ai 69 kg. assente nelle tre categorie più pesanti, dove ad esempio la Turchia ha conquistato tutti i tre podi.

Come è stato tutto possibile per la viterbese Melissa Gemini, unica e prima donna Viterbese pugile che ha raggiunto un simile traguardo al primo anno da youth, papà romano, mamma dominicana, allieva dei maestri Egidio Calistroni e Alessia Poeta, studentessa alle magistrali, esplosa all’improvviso al torneo di Vojvodina in Serbia, battendo in finale la strafavorita russa, messa in affanno dal ritmo di questa ragazzina di 17 anni, sconosciuta sulla scena pugilistica internazionale. In effetti aveva solo 12 incontri, ma diversamente dotata di forte carattere e temperamento, un fisico eccezionale con una minore esperienza. Grande personalità sul ring, non ha paura di nessuna. All’esordio lo ha fatto capire alla bielorussa Liasnova che dopo aver provato a scambiare ha capito che l’italiana aveva mattoni nei guantoni, scegliendo la strada del minor danno possibile per arrivare alla fine. Contro la russa Byrova, più alta e prestante, ha usato la stessa tattica e l’eleganza della rivale è andata a farsi friggere; alla fine chiude con un 4-0. Il copione si ripete nel match contro la polacca Rozanska dove vince per 5-0 sbranandola e vola in finale.

Ma la ragazzina di Viterbo raggiunge l’oro superando per 5-0 anche l’ungherese Ambrus in modo fantastico generando indescrivibile emozioni.

 

 

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